Il latte materno fonte primaria di infezione postnatale da virus CMV


Il latte materno è la fonte primaria di infezione postnatale da citomegalovirus ( CMV ) nei neonati con peso alla nascita molto basso, sottoposti a trasfusione di sangue.

Negli Stati Uniti è stato valutato il rischio di trasmissione dell’infezione postnatale da CMV mediante trasfusione di sangue CMV-sieronegativo e leucoridotto e da latte materno tra 539 bambini con peso alla nascita molto basso, partoriti da 462 madri.

La prevalenza del virus CMV tra le madri è stata determinata tramite test sierologici, e il test di amplificazione dell'acido nucleico ha determinato la prevalenza di virus CMV nel sangue trasfuso e nel latte materno.

I neonati sono stati seguiti dalla nascita fino a 90 giorni dopo la nascita.

Circa il 76% delle madri è risultato positivo per il virus CMV. Di queste, 11 erano positive per gli anticorpi IgM anti-CMV.
Due delle 27 madri che hanno sviluppato infezione da CMV erano positive per IgM anti-CMV.
Delle 11 madri che sono risultate positive per gli anticorpi IgM anti-CMV, solo due hanno avuto un bambino con infezione da CMV.

Ventinove bambini ( 5.4% ) avevano infezione da CMV. L'incidenza cumulativa di infezione da CMV dopo la nascita a 12 settimane è stata del 6.9%.

La percentuale di campioni di sangue e di urine con virus CMV rilevabile è aumentata dallo 0.5% a 1-3 settimane a 3.2% a 4-6 settimane. A 10-12 settimane, circa il 9% dei campioni aveva CMV rilevabile.

Circa il 57% dei bambini ha ricevuto una o più trasfusione di sangue. L'incidenza complessiva di CMV trasmesso mediante trasfusione tra i neonati è stata dello 0%.

Oltre l'80% delle madri ha allattato al seno almeno uno dei propri figli. La durata media dell'allattamento al seno è stata di 38 giorni.

Tutti e 28 i bambini con infezione postnatale da CMV avevano ricevuto il latte materno da madri CMV-sieropositive.
Il tempo medio dalla prima rilevazione del CMV nel latte materno alla prima rilevazione di infezione da CMV postnatale nei neonati è stata di 36 giorni.

L’incidenza di infezione da virus CMV tra i neonati nutriti con latte materno CMV-positivo è stata del 15.3% a 12 settimane.

Ventisei delle 189 madri con latte materno CMV-positivo erano trasmettitrici di virus CMV.

La velocità di trasmissione dell’infezione da CMV non è risultata differente tra i bambini che hanno ricevuto il latte materno CMV-positivo fresco e quelli che hanno ricevuto il latte materno CMV-positivo surgelato o scongelato.
A 12 settimane l’incidenza di infezione è stata, rispettivamente, del 17.6% versus 11.6%.

Un maggior numero di giorni di allattamento al seno, la più elevata carica virale del latte materno, e la rottura prematura delle membrane hanno aumentato il rischio di infezione da CMV.
Il rischio rettificato di infezione da CMV è aumentato con l’incremento della carica virale del latte materno.
I bambini nati da madri con rottura prematura delle membrane avevano un rischio aggiustato di infezione da CMV tre volte superiore rispetto ai neonati di madri con altre indicazioni per parto pretermine.

La rottura prematura delle membrane è risultata essere un predittore indipendente della trasmissione da madre a figlio del virus CMV tra le madri CMV-sieropositive.
La modalità del parto non era associata alla trasmissione.

Dallo studio è emerso che l'impiego di componenti del sangue che sono sia CMV-sieronegativi sia leucoridotti, è in grado di prevenire efficacemente la trasmissione di virus CMV mediante trasfusione nei bambini con peso alla nascita molto basso. ( Xagena2014 )

Fonte : JAMA Pediatrics, 2014

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